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Spalle-Spalle–Spalle–Spalle–Spalle–Spalle
Qual è la risposta più comune allo stress? È sollevare le spalle,
Quando questo atteggiamento diventa abituale, ha spesso come risultato la rigidità cronica tensione e dolore alle spalle.
Durante questa la lezione di educazione somatica impareremo a rilassare le spalle a ottenere una maggiore libertà di movimento.
Attraverso un’esplorazione dei movimenti primari delle spalle impareremo ad eliminare gran parte della tensione muscolare che provoca disagio. Si sviluppa il rilassamento e la facilità di movimento, requisiti vitali per aiutare e senso di benessere
Per avere migliori vantaggi ricorda di
FARE UNA PAUSA TRA OGNI MOVIMENTO
Sebbene siamo sempre tentati di farlo! Non ripetere i movimenti velocemente . Gli esercizi saranno più efficaci se ti fermi e ti rilassi per un momento dopo ogni movimento. Inoltre la pausa tra ogni movimento assicura che il tuo cervello abbia il tempo di assorbire le nuove e utili informazioni motorie e sensoriali.
LIMITAZIONI
A volte dolore, lesioni o limitazioni fisiche possono interferire con la capacità di fare un esercizio. Puoi sempre trarre beneficio dall’esercizio rendendo ogni movimento estremamente piccolo e lento. Gli esercizi senso-motori sono ideali sia per aiutare il tuo corpo a guarire sia per riparare se stesso. Basta fare quel poco che ci fa sentire a facilmente nostro agio Perciò fate meno. Si può anche provare a fare i movimenti nell’ immaginazione. Questa tecnica si chiama visualizzazione.
EVITARE DOLORE E DISCOMFORT
Non si deve mai provare disagio o dolore mentre si fa la lezione.
Quindi il dolore è l’ indicazione di irritazione fisica. Se provi disagio fisico, rendi ogni movimento più piccolo, più leggero e più facile, o semplicemente fai i movimenti nella tua immaginazione. Il disagio dopo un esercizio può indicare che hai impiegato più sforzo muscolare del necessario. La prossima volta che farai una lezione, assicurati di stare nella zona di comfort naturale per il tuo corpo.
Bene ora segui la lezione qui sotto
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Bene buona lezione
E non dimenticate
F.G.C. fai girare la conoscenza…. Ora!
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E Per Finire
Le passanti
Voglio dedicare questa poesia
A tutte le donne amate
Per qualche istante segreto.
A quelle conosciute appena,
Che un destino diverso porta via
E che non si ritrovano più.
A quella che si vede apparire
Per un secondo alla finestra
E che, rapida, scompare via,
Però la sua sagoma snella
È tanto graziosa e sottile
Da rimanerne rasserenato.
Alla compagna di viaggio,
I cui occhi, affascinante paesaggio
Fan sembrare breve il cammino
E che si è il solo, forse, a capire
Ma che, però, si lascia scendere
Senza averle sfiorato la mano.
All’esile e leggera ballerina di valzer
Che vi è parsa così triste e nervosa
In una notte di carnevale,
Che è voluta rimanere ignota
E che non è più ritornata
A volteggiare in un altro ballo.
A quelle che sono già prese
E che vivendo delle ore grigie
Accanto a uno ormai troppo diverso
Vi hanno, inutile follia,
Fatto vedere la malinconia
D’un avvenire disperante.
A quelle timide innamorate
Che sono restate in silenzio
E che ancora vi rimpiangono,
A quelle che se ne sono andate
Lontane da voi, tristi, abbandonate,
Vittime d’uno stupido orgoglio.
Immagini care appena scorte,
Speranze d’un giorno deluse,
Domani sarete nell’oblio
Per quel poco di felicità che sopravvenga
E’ raro che ci si ricordi
Degli episodi del cammino.
Ma se la vita è andata male,
Si pensa con un po’ di rimpianto
A tutte quelle felicità intraviste,
Ai baci che non si osò prendere,
Ai cuori che forse vi attendono,
Agli occhi mai più rivisti.
Allora, nelle sere di stanchezza
Mentre si popola la propria solitudine
Di fantasmi del ricordo
Si piangono le labbra assenti
Di tutte quelle belle passanti
Che non si è saputo trattenere.(Antoine Pol)