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Telemark experience 2.0

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Telemark experience
Telemark experience

Telemark experience  il libro che uscirà il 15 SETTEMBRE 2019 DI

Giuliano Pederiva

Telemark experience. Tra anima e corpo

 è un libro della collana

 MOUNTAIN GEOGRAPHIC

Dove da pagina 53 a pagina 88 c’è la mia 

ANALISI DEL CAMMINO

 Fa sempre piacere quando il proprio lavoro è apprezzato e riconosciuto,

quindi  in  anteprima vi do un breve assaggio del libro con qualche immagine

Telemark experience.

Sì, ancora la neve 

. 

Che sarà della neveche sarà di noi?Una curva sul ghiaccioe poi e poi… ma i pini, i pinitutti uscenti alla neve, e fin l’ultima etàcircondata da pini. Sic et simpliciter?E perché si è – il mondo pinoso il mondo nevoso –perché si è fatto bambucci-ucci, odore di cristianucci,perché si è fatto noi, roba per noi?E questo valere in persona ed ex-personaun solo possibile ed ex-possibile?Hölderlin: “siamo un segno senza significato”:ma dove le due serie entrano in contatto?Ma è vero? E che sarà di noi?E tu perché, perché tu?E perché e che fanno i grandi oggettie tutte le cose-causee il radiante e il radioso?Il nucleo stellarelà in fondo alla curva di ghiaccio,versi inventive calligrammi ricchezze, sì,ma che sarà della neve dei pinidi quello che non sta e sta là, in fondo?Non c’è noi eppure la neve si affisa a noie quello che scottae l’immancabilmente evaso o mortoevasa o morta.Buona neve, buone ombre, glissate glissate.Ma c’è chi non si stanca di riavviticchiarsigraffignare sgranocchiare solleticare,di scoiattolizzare le scene che abbiamo pronte,non si stanca di riassestarsi– l’ho, sempre, molto, saputo –al luogo al bello al bel moduloa cieli arcaici aciduli come slambròt cimbricial seminato d’immaginiall’ingorgo di tenebrelle e stelle edelweissal tutto ch’è tutto bianco tutto nobile:e la volpazza di gran coda e l’autobusquello rosso sul campo nevato.Biancaneve biancosole biancume del mio vecchio io.Ma presto i bambucci-uccivanno al grande magazzino– ai piedi della grande selva –dove c’è pappa bonissima e a maravigliaper voi bimbi bambi con dirittoe programma di pappa, per tuttiferocemente tutti, voi (sniff sniffgran gnam yum yum slurp slurp:perché sempre si continui l'”umbra fuimus fumo e fumetto”):ma quiahi colorini più o meno truffaldiniplasmon nipiol auxol lustrine e figurinepiù o meno truffaldine:meglio là, sottomano nevata sottofelce nevata…O luna, ormai,e perfino magnolia e perfinocometa di neve in afflusso, la neve.Ma che sarà di noi?Che sarà della neve, del giardino,che sarà del libero arbitrio e del destinoe di chi ha perso nella neve il cammino(e la neve saliva saliva – e lei moriva)?E che si dice là nella vita?E che messaggi ha la fonte di messaggi?Ed esiste la fonte, o non sonoche io-tu-questi-quaggiùquesti cloffete clocchete ch chpiù che incomunicante scomunicato tutti scomunicati?Eppure negli alti livellisopra il coma e il semicoma e il liminesi brusisce e si ronza e si cicala-ciàcola– ancora – per una minima e semiminimabiscroma semibiscroma nanobiscromacose e cosinescienze lingue e profeziecronaca bianca nera azzurradi stimoli anime e dèi,libido e cupìdo e la loroprestidigitazione finissima;è così, scoiattoli afrori e fiordineve in frescurae “acqua che deviasi dispera si scioglie s’allontana”oltre il grande magazzino ai piedi della selvadove i bambucci piluccano zizzole…E le falci e le mezzelune e i martellie le croci e i designs-disegnie la nube filata di zucchero che alla psiche ne vie?E la tradizione tramanda tramanda fa passamano?E l’avanguardia ha trovato, ha trovato?E dove il fru-fruire dei fruitorinel truogolo nel buio bugliolo nel disincanto,dove, invece, l’entusiasmo l’empireirsi l’incanto?Che si dice lassù nella vita,là da quelle parti là in parte;che si cova si sbuccia si spampanain quel poco in quel fiocodentro la nocciolina dentro la mandorletta?E i mille dentini che la minano?E il pino. E i pini-ini-ini per profilie profili mai scissi mai cucitiini-ini a fianco davantidietro l’eterno l’esterno l’interno (il paesaggio)dietro davanti da tutti i lati,i pini come stanno, stanno bene? Detto alla neve: “Non mi abbandonerai mai, vero?” E una pinzetta, ora, una graffetta.

A.Zanzotto

 

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