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ARTE E MALATTIA 3 - fernandagrossi.altervista.org
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ARTE E MALATTIA 3

Salve a tutti , siete pronti per una nuova puntata di Arte e Malattia? Certo che si l’aspettavate con ansia bene allora leggete attentamente  quello che vi sto per dire e oltre a conoscere aspetti insospettati della storia dell’arte capirete anche come percepisce il mondo una persona malata

  Di sicuro già sapete molte cose se avete letto  Gli altri articoli di ARTE E MALATTIA.
Come veliste persi? Niente paura ecco i link

ARTE E MALATTIA
ARTE E MALATTIA II

Ma ora concentratevi  stiamo per continuare a parla di  Visone e Colori e come le malattie e i disturbi dell’occhio le alterino

Paul Cézanne

Che Paul Cézanne (1839-1906) fosse un grande miope lo sapevano tutti In molti hanno provato a renderlo occhialuto ma lui riteneva gli occhiali degli oggetti volgari  e si rifiutò sempre di usarli.  Era un Dandy snob o aveva capito che la visone sfocata rendeva migliori le sue opere ?  Chi  lo sa!
Comunque possiamo renderci conto attraverso le sue opere come percepisce il mondo un miope, ma la vera domanda è: Come percepiscono i miopi i quadri di Cézanne?

Paul Cézanne le bagnanti
Paul Cézanne le bagnanti
Paul Cézanne Natura morta con cipolle, bottiglia e piatto
Paul Cézanne Natura morta con cipolle, bottiglia e piatto

 

Rembrandt Harmenszoon van Rijn

Ma avete mai guardato bene gli autoritratti che si è fatto Rembrandt (1606 -1669)?  No?! Bene fateci caso era strabico  e questi deve averlo aiutato nel portare le forme tridimensionali su una tela bidimensionale . Vedeva con un occhio solo

Rembrandt autoritratto
Rembrandt autoritratto

 

Tiziano Vecellio 

Tiziano Vecellio (1488- 1576) è morto a 88 anni e ha dipinto fino alla fine, è l’esempio più famoso di come il progredire dell’età cambia la visione del mondo. La degenerazione dell’acuità visiva e del sistema nervoso che insorgono con l’età sono presenti in molte opere di pittori che hanno dipinto fino a tarda età.
La variazione della gamma cromatica, la minore accuratezza dei dettagli, i contorni sfumati sono alcune caratteristiche di come l’artista anziano percepisca il mondo.

arte malattia Tiziano Vecellio Venere di Urbino
Tiziano Vecellio Venere di Urbino

 

Tiziano Vecellio Il supplizio di marsia
Tiziano Vecellio Il supplizio di marsia

MALATTIE CONTAGIOSE GENETICHE E ALCOL

Ora basta coni disturbi visivi   e malattie visive cambiamo argomento ma ritorniamo con gli impressionisti  

Henri de Toulouse-Lautrec

Henri de Toulouse Lautrec il bacio 1892 arte e malattia
Henri de Toulouse Lautrec il bacio 1892

Un grande malato dell’arte fu  il Conte Henri-Marie-Raymond de Toulouse-Lautrec-Montfa (1864-1901),prodotto dei matrimoni tra consanguinei nelle precedenti generazioni di nobili famiglie francesi, soffrì di una malattia ossea genetica, l’osteogenesi imperfetta, 

Questa malattia genetica  oltre a costringerlo per tutta la vita (per altro breve, morì d’ictus a 37 anni) a lunghi periodi di degenza per le frequenti fratture, gli procurò delle deformazioni ossee (era alto 151 cm).
Con le gambe di 70 cm il busto sproporzionato, i genitali ipertrofici “è triste trovarsi adulti senza essere cresciuti”. La deformità fisica lo allontanò dall’alta società cui apparteneva per nascita e per non passare “notti insonni vegliate al lume del rancore”prese a frequentare i teatri, i cabaret e i bordelli di Montmartre, dove contrasse la sifilide e  l’alcolismo  degenerò nel delirium tremens.
Raffigurando la vita quotidiana di ballerine e prostituteToulouse-Lautrec rappresenta il suo amore e il suo odio per il corpo umano, le sue frustrazioni, il suo orrore, le sue allucinazioni, la sua repulsione,  la sua ironia, schiavo e padrone della sua emarginazione e della sua follia.

Henri de ToulouseLautrecFemme qui tire son bas arte e malattia
Henri de ToulouseLautrec Femme qui tire son bas

 

Amedeo Modigliani

AMEDEO MODIGLIANI, NU COUCHÉ (SUR LE CÔTÉ GAUCHE) ARTE E MALATTIA
AMEDEO MODIGLIANI, NU COUCHÉ (SUR LE CÔTÉ GAUCHE)

 

Devastato nel fisico dai collassi alcolici fu anche Amedeo Modigliani(1884 –1920).
Non fu solo l’alcolismo a portarsi via “Dedo”; a sedici anni fu colpito da tubercolosi polmonare e più tardi da febbre tifoidea Reagì bene alle malattie, ma le sue energie intermittenti non gli consentirono di assecondare la sua vera e grande passione per la scultura.
Si dedico  per queste ragioni esclusivamente alla pittura. Studiò all’accademia delle belle arti di Venezia, in questo periodo incomincia a fumare l’hashish e subentrano i problemi con l’alcol.
I problemi di depressione e di alcolismo lo accompagneranno fino alla morte dovuta a meningite tubercolotica.
Questo geniale  livornese di origine israelitica , con il suo stile inconfondibile, è stato un maestro dell’arte moderna, ma forse nel innovativo modo di definire lo spazio riorganizzando le masse, si può scorgere uno sguardo malinconico e distante.

Amedeo Modigliani Grande Nudo disteso arte e malattia
Amedeo Modigliani Grande Nudo disteso

 

Maurice Utrillo

Maurice Utrillo (1899- 1955) figlio della pittrice Suzanne Valadon nacque Valadon ma nel1891  Miguel Utrillo ne riconobbe la paternità.
Utrillo è n esempio di come l’alcol possa far degenerare un grande artista 
 Ebbe il primo collasso etilico a diciotto anni e a trent’anni cominciò a soffrire di delirium tremens. Nonostante l’alcolismo e un tentato suicidio, riuscì  a diventare un artista famoso cui fu assegnata la Legion d’Onore continuò a dipingere fino all’ultimo ma purtroppo sia la sua mano sia la sua mente non erano più in grado di produrre grandi opere.

Maurice-Utrillo Mulini a vento di Montmartre arte e malattia
Maurice-Utrillo Mulini a vento di Montmartre

 

Benvenuto Cellini

Benvenuto Cellini ( 1500-1571)   non era un’impressionista, ovviamente, ma fu un celebre sifilitico. oltre che omicida e forse omosessuale. 
Sebbene fosse ossessionato dalla malattia, si rifiutava di curarla con l’unico medicamento del tempo il mercurio. Secondo alcuni lo scultore volle rappresentare la causa e la cura della sua malattia nel“Perseo che mostra la testa di Medusa” (Loggia dei Lanzi a Firenze). La statua, infatti,poggia su un piedistallo in cui è rappresentato Mercurio con accanto Venere.

Benvenuto Cellini Perseo che mostra la testa di Medusa arte e malattia
Benvenuto Cellini Perseo che mostra la testa di Medusa

 

Anche per oggi abbiamo finito ma  ritornate qua la prossima settimana perché  come ha scritto Rudolf Steiner

L’uomo arriva al limite della percezione dei sensi; può riconoscere che, lungo la via fin lì, ha acquistato forze dell’anima

Quindi non perdetevi la prossima puntata ma intento

 Non dimentica te FGC FAI GIRARE LA CONOSCENZA  Ora!

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