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Il nuovo RIS 2022 dell’OMS perchè rifiutarlo - fernandagrossi.altervista.org
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Il nuovo RIS 2022 dell’OMS perchè rifiutarlo

Conflitti di Interesse e Ruolo dell'OMS: Un Dilemma per la Fornitura di Consulenza Sanitaria Globale"

Contenuti

 OMS OMS Regolamento internazionale della salute attualmente in discussione Organizzazione Mondiale Della Salute (OMS)

Il nuovo RIS dell’OMS perchè rifiutarlo

OMS dichiara che la salute significa non è solo vivere senza malattie, ma anche raggiungere uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale.

 

Le democrazie e le società sane si fondano su due pilastri fondamentali: la ragione e l’onestà.

Questi valori, sebbene non sempre perfettamente rispettati, sono di fondamentale importanza nelle decisioni più critiche. Senza di essi, né la democrazia né la giustizia sono sostenibili. Senza di loro, potrebbe emergere una struttura in cui pochi individui detengono il potere e prendono decisioni per molti, portando a situazioni simili a quelle vissute nel feudalesimo, nello schiavismo o durante il regime fascista, dove l’oppressione e l’abuso di potere erano all’ordine del giorno.
Ecco perché molti individui hanno lottato strenuamente  per lungo tempo per difendere questi valori essenziali. La storia è testimone delle battaglie combattute per preservare il raziocinio  e l’onestà come pilastri delle società giuste e democratiche. Questi ideali sono stati il faro guida di movimenti e rivoluzioni, con l’obiettivo di creare comunità dove ogni individuo potesse essere rispettato e trattato con equità.

Nelle democrazie, i cittadini esercitano il loro diritto di voto, eleggendo rappresentanti che agiranno come custodi della loro libertà.

Questi rappresentanti hanno il privilegio di guidare la nazione e prendere decisioni cruciali in linea con il rispetto per la ragione  e l’onestà. La responsabilità di tali rappresentanti è quella di rappresentare gli interessi della popolazione e proteggere i principi su cui si basa la società democratica.
In definitiva, la ragione e l’onestà sono fondamentali per il benessere e la stabilità delle società democratiche.
Per proteggere la democrazia e garantire una società sana, è essenziale che i cittadini e i loro rappresentanti, come i politici e i leader, si impegnino a seguire il razionalismo e l’onestà nelle loro azioni e decisioni. Solo così possiamo mantenere un ambiente in cui tutti abbiano voce e tutti siano custodi della libertà e dell’uguaglianza. 

O almeno sarebbe auspicabile che accadesseOMS OMS Conflitti di Interesse e Ruolo dell'OMS: Un Dilemma per la Fornitura di Consulenza Sanitaria Globale"

 

 

 

OMS in Azione: Introduzione al Protocollo  e Zero Draft per il Futuro della Salute Mondiale

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) sta attualmente impegnandosi nella promozione di un nuovo protocollo denominato “CA+” o”Zero Draft”  e nel proporre modifiche all’attuale Regolamento Sanitario Internazionale (RSI) con l’obiettivo di rafforzare il proprio ruolo durante le emergenze sanitarie. Queste proposte, se adottate, avranno un impatto significativo sulle strategie di gestione delle pandemie e delle crisi sanitarie globali.

Una delle principali innovazioni proposte è l’ampliamento della portata delle emergenze. Oltre a considerare i danni reali che possono derivare da una situazione di emergenza, l’OMS mira a includere anche i danni potenziali, cercando così di anticipare e prevenire eventuali crisi future. L’obiettivo dichiarato è quello di avere una maggiore tempestività nella risposta e di evitare che situazioni potenzialmente gravi sfuggano alla sorveglianza.

Un altro elemento chiave della bozza dei documenti riguarda una ridefinizione del concetto di “One Health”.

Questo termine, ampiamente riconosciuto come cruciale per comprendere le interconnessioni tra la salute umana e l’ambiente, verrà espanso per includere anche eventi nella biosfera che potrebbero influenzare il benessere dell’umanità. Ciò significa che verrà data maggiore attenzione agli eventi ecologici, come cambiamenti climatici, deforestazione o perdita di biodiversità, poiché questi fattori possono avere impatti diretti o indiretti sulla nostra salute e sulle pandemie.

Un altro aspetto significativo di queste proposte è la ristrutturazione del potere decisionale all’interno dell’OMS.

Se adottato, il nuovo protocollo prevede che il Direttore Generale dell’OMS sia l’unico responsabile delle decisioni chiave in situazioni di emergenza. Questa centralizzazione del potere decisionale, come dichiarato, è finalizzata a garantire una risposta rapida ed efficace, ma solleva anche questioni riguardanti la partecipazione democratica e l’inclusività nella formulazione delle strategie sanitarie globali.

“Un Appello Globale: OMS Invita Tutti i Paesi a Firmare e Aderire agli Accordi”

Infine, l’OMS intende chiedere a tutti i Paesi di  firmare  e aderire a questi accordi, il che significa che le nazioni si impegnano a collaborare con l’OMS durante le emergenze e ad adottare le misure stabilite per il “bene comune”. Una delle implicazioni di questa richiesta è che vengano imposti meccanismi per affrontare voci dissidenti o critiche riguardo alle decisioni del Direttore Generale. Questo solleva preoccupazioni riguardo  la censura alla libertà di espressione e al diritto al dissenso costruttivo, elementi essenziali per un dibattito aperto e una gestione delle emergenze basata sulla trasparenza.

In conclusione, il nuovo protocollo “CA+” e le modifiche al Regolamento Sanitario Internazionale rappresentano una mossa ambiziosa da parte dell’OMS, per migliorare a sua detta,  la gestione delle pandemie e delle emergenze sanitarie globali. Tuttavia, è fondamentale affrontare attentamente le implicazioni di queste proposte e assicurarsi che siano adottate con responsabilità, considerando sempre il rispetto dei diritti umani e la partecipazione inclusiva di tutte le parti interessate. Solo attraverso un approccio equilibrato e una collaborazione globale le sfide sanitarie che ci attendono potranno essere affrontate in modo efficace ed etico.

“Un Appello Globale: OMS Invita Tutti i Paesi a Firmare e Aderire agli Accordi”

Le due proposte in questione puntano a realizzare un ambizioso progetto di espansione della burocrazia internazionale per far fronte alle emergenze sanitarie. Un’operazione di tale portata richiede un notevole investimento finanziario, e, secondo  le stime della Banca Mondiale, il budget annuale necessario per implementare queste proposte sarebbe addirittura triplo rispetto a quello attuale dell’OMS. Si tratta di un obiettivo ambizioso che richiederà un impegno finanziario significativo.

È interessante notare che questa iniziativa è fortemente sostenuta dai principali sponsor individuali e aziendali dell’OMS.

Queste entità, a loro volta, trarranno direttamente vantaggio dalle risposte centrate sui prodotti che vengono proposte. Questo  suscita dubbi e interrogativi riguardo a possibili conflitti di interesse e alla natura delle soluzioni che verranno adottate. È fondamentale assicurarsi che le decisioni prese siano realmente orientate al bene comune e alla salute globale, piuttosto che a vantaggi ristretti per alcune parti interessate.

Sebbene il sostegno da parte di sponsor e aziende possa essere utile per realizzare e implementare queste iniziative, è importante anche considerare come verrà finanziato principalmente questo ambizioso programma. Saranno i contribuenti a dover affrontare la maggior parte delle spese necessarie per rendere operativo il nuovo sistema. Pertanto, è essenziale garantire la massima trasparenza e responsabilità nella gestione di tali fondi pubblici. I contribuenti devono essere informati chiaramente sulle priorità di spesa e sulla destinazione dei fondi per garantire che i loro interessi siano adeguatamente rappresentati e tutelati.

” Le Proposte in Discussione:  le Implicazioni Finanziarie ed Etiche”

Queste proposte sollevano chiaramente diverse questioni di rilevanza sia finanziaria che etica. L’espansione della burocrazia internazionale per la gestione delle emergenze sanitarie è certamente un passo importante per affrontare in modo più efficace e coordinato le sfide globali. Tuttavia, è fondamentale che queste proposte siano attentamente valutate e discusse per garantire che i benefici per la salute pubblica e il benessere globale siano ottimali e che il processo decisionale sia trasparente e inclusivo. Solo con un approccio oculato e una vigilanza continua possiamo sperare di creare un sistema resiliente e in grado di affrontare le emergenze sanitarie in modo efficace, equo ed equilibrato.

La proposta che sta emergendo rappresenta una vera e propria rivoluzione nel contesto dell’OMS e nel modo in cui si affrontano le questioni legate alla salute pubblica.

Originariamente, il ruolo dell’OMS era concepito per servire i Paesi membri, fornendo supporto e consulenza, ma non per imporre decisioni o istruzioni. Tuttavia, le nuove proposte sembrano andare nella direzione opposta, poiché mirano a ridurre il potere decisionale a livello individuale e nazionale, sostituendolo con l’obbligo di attenersi ciecamente alle raccomandazioni dell’OMS. Ciò solleva dubbi riguardo alla sovranità nazionale e alla capacità dei Paesi di prendere decisioni autonome sulla salute dei loro cittadini.

Il fatto che il Direttore generale dell’OMS abbia suggerito che ciò non sia vero e che si tratti di disinformazione solleva ulteriori interrogativi sulla trasparenza e la comunicazione all’interno dell’organizzazione.

Queste dichiarazioni hanno portato a un acceso dibattito e alla diffusione di disinformazione, poiché il conflitto di opinioni ha generato confusione e incertezza riguardo all’orientamento reale dell’OMS.

“Sfida all’Indipendenza dell’OMS: Dibattito su Autonomia e Sovranità Internazionale”

Questo dibattito solleva interrogativi fondamentali riguardo all’indipendenza e all’autonomia dell’OMS come organizzazione internazionale. La sua missione originale di servire i Paesi membri è ancora rilevante? E fino a che punto l’OMS dovrebbe esercitare un ruolo di guida nelle decisioni relative alla salute pubblica a livello globale? Queste sono questioni complesse che richiedono una riflessione approfondita e un dialogo aperto tra gli attori coinvolti.

Inoltre, la questione della disinformazione solleva ulteriori preoccupazioni riguardo alla trasparenza e alla chiarezza delle comunicazioni dell’OMS.

È fondamentale che le informazioni diffuse siano affidabili, basate su evidenze scientifiche solide e presentate in modo chiaro ed esaustivo. La fiducia pubblica nell’OMS come fonte autorevole di informazioni sulla salute è essenziale per garantire che le politiche e le strategie adottate siano accettate e seguite dalla comunità globale.

 Per farla breve, il nuovo modello proposto per l’OMS e la salute pubblica solleva questioni importanti riguardo al ruolo dell’organizzazione, alla sovranità nazionale e alla chiarezza delle comunicazioni. È necessario un dibattito aperto e inclusivo per trovare un equilibrio tra l’autonomia dei Paesi membri e la collaborazione internazionale nella gestione delle emergenze sanitarie globali. Solo attraverso un processo di riflessione e discussione condivisa possiamo sperare di sviluppare un modello che sia realmente efficace nel promuovere la salute e il benessere di tutte le persone nel mondo.

Un tempo, la sovranità individuale e i diritti umani erano considerati fondamentali per la promozione della salute pubblica.

Questi concetti rappresentavano un pilastro centrale dell’approccio alla salute, garantendo che ogni individuo avesse una voce nella gestione della propria salute e che i diritti fondamentali di ogni persona venissero rispettati, compresi i diritti riguardanti le decisioni sul proprio corpo. Accordi storici come il Codice di Norimberga hanno tracciato linee guida basate su questi principi, proteggendo i diritti umani e promuovendo la dignità e la libertà di ogni individuo. È proprio alla luce di queste fondamentali premesse che le proposte dell’OMS suscitano preoccupazione e opposizione.

Le ragioni per opporsi alle proposte dell’OMS non si limitano solo alla difesa della sovranità individuale e dei diritti umani. Esistono altre fondamentali motivazioni che rendono queste proposte al tempo stesso ridicole e distopiche.

Innanzitutto, l’idea di ridurre il potere decisionale individuale e nazionale, sostituendolo con una sorta di obbedienza acritica alle raccomandazioni dell’OMS, appare come una minaccia alla democrazia e alla partecipazione dei cittadini. Il coinvolgimento dei rappresentanti eletti e la possibilità per ogni individuo di influenzare le decisioni sulla propria salute sono principi essenziali per una società giusta e inclusiva. Accettare passivamente le direttive di un’unica entità potrebbe minare l’autonomia delle nazioni e dei cittadini, creando un ambiente in cui le decisioni sono imposte dall’alto senza un reale coinvolgimento delle persone interessate.

Inoltre, il rischio di abuso di potere diventa più concreto quando si centralizzano le decisioni  nell’unica unica figura di autorità  del Direttore Generale .

La concentrazione di potere decisionale nelle mani del Direttore Generale dell’OMS potrebbe portare a decisioni arbitrarie e non rappresentative degli interessi di tutti i Paesi membri. La responsabilità di una gestione equa ed equilibrata delle emergenze sanitarie rischia di essere compromessa, e potrebbero emergere favoritismi o interessi settoriali che vanno a discapito dell’intera comunità internazionale.

Infine, l’idea di ridurre il ruolo degli individui e delle nazioni nella gestione delle emergenze sanitarie può comportare una diminuzione della responsabilità e dell’adattabilità delle risposte alle specifiche situazioni locali. Ogni Paese ha peculiarità e sfide uniche, e una risposta centralizzata potrebbe non essere adeguatamente sensibile alle diverse realtà. La flessibilità e la capacità di adattamento locale sono elementi cruciali per affrontare con successo le emergenze sanitarie globali.

 

” Non solo la Sovranità e i Diritti Umani: Altre Preoccupazioni Legate alle Proposte dell’OMS”

Oltre alla difesa dei principi di sovranità individuale e diritti umani, le proposte dell’OMS sollevano altre ragioni di preoccupazione, legate alla democrazia, all’abuso di potere e alla necessità di risposte flessibili alle sfide locali. Un dibattito approfondito e una riflessione critica sono fondamentali per garantire che le decisioni globali riguardanti la salute pubblica rispecchino realmente i principi di giustizia, uguaglianza e partecipazione di tutti gli attori coinvolti. Solo attraverso un processo decisionale inclusivo e responsabile potremo sperare di affrontare le emergenze sanitarie con efficacia, equità e rispetto per la dignità di ogni individuo.

L’evoluzione di un cartello della big pharma all’interno dell’OMS solleva questioni di fondamentale importanza riguardanti i finanziamenti e l’influenza dei sponsor privati e delle aziende sulle politiche sanitarie globali. La realtà è che una considerevole parte dei finanziamenti dell’OMS proviene da queste fonti esterne, il che può sollevare dubbi riguardo all’indipendenza e all’obiettività dell’organizzazione.

Le aziende private che forniscono finanziamenti all’OMS spesso specificano come desiderano che il denaro venga utilizzato.

Questa dinamica pone una serie di domande riguardo all’imparzialità delle decisioni prese dall’OMS, poiché il timore è che le politiche siano orientate a favorire gli interessi di queste aziende. Da un lato, le aziende hanno la responsabilità di proteggere gli interessi dei loro azionisti e di cercare di aumentare i profitti. Pertanto, potrebbero essere inclini a sostenere politiche che promuovano l’uso dei loro prodotti o servizi, anche a discapito di alternative potenzialmente migliori o più economiche.

Allo stesso modo, i privati che investono direttamente in aziende che trarranno vantaggio dalle proposte di emergenza sanitaria dell’OMS potrebbero avere interessi personali nella promozione di tali proposte. Questo crea un potenziale conflitto di interessi, poiché le decisioni dell’OMS potrebbero influenzare direttamente il valore degli investimenti dei privati.

“Profitti dei Produttori di Vaccini e le Politiche dell’OMS”

Un esempio lampante di queste dinamiche è emerso durante la pandemia di Covid-19. Abbiamo visto come alcuni produttori di vaccini abbiano beneficiato enormemente dalle politiche di vaccinazione promosse dall’OMS. Questo ha sollevato legittimi dubbi riguardo alla natura delle relazioni tra le aziende e l’OMS e se tali legami abbiano influenzato le decisioni riguardanti i vaccini e le strategie di distribuzione.

Tutti questi aspetti sottolineano l’importanza di garantire la massima trasparenza e responsabilità nella gestione dei finanziamenti dell’OMS e nel processo decisionale. È essenziale che l’organizzazione rimanga indipendente da qualsiasi influenza esterna e che le decisioni siano basate unicamente sulle migliori evidenze scientifiche disponibili e sulle reali esigenze della salute pubblica. La fiducia nella neutralità e nell’obiettività dell’OMS è fondamentale per garantire che le politiche sanitarie globali siano volte esclusivamente a promuovere la salute e il benessere di tutte le persone, indipendentemente dagli interessi economici delle aziende o degli investitori privati.

“Un Silenzio Preoccupante: La Mancanza di Copertura Mediatica su questa Importante Questione”

La mancanza di interesse da parte dei principali media verso questa questione è un aspetto che non dovremmo trascurare o ignorare. È importante rendersi conto che molte di queste testate giornalistiche ottengono una significativa parte dei loro introiti pubblicitari proprio dalle stesse aziende coinvolte. Questo  crea un potenziale conflitto di interessi, poiché i media potrebbero essere riluttanti a indagare e rendere pubbliche notizie che potrebbero danneggiare i loro principali inserzionisti.

Tuttavia, nonostante questa possibile mancanza di copertura mediatica, è fondamentale mantenere l’attenzione su questo tema cruciale. Gli sponsor dell’OMS sembrano interessati a trarre profitto dal fatto che riescono a sottrarre ai governi rappresentativi il controllo di aspetti potenzialmente redditizi della salute. Questo potrebbe significare che tali sponsor vogliono imporre l’uso dei loro prodotti o servizi in modo più ampio e più frequente, anche a discapito di alternative più appropriate o convenienti.

“Salvaguardia della Salute Globale: Preoccupazioni sulla Tutela dell’Interesse Pubblico”

Questa dinamica suscita preoccupazioni riguardo alla protezione dell’interesse pubblico e alla salvaguardia della salute globale. Dobbiamo chiederci se le politiche e le decisioni promosse dall’OMS sono guidate principalmente da una sincera volontà di migliorare la salute delle persone o se vi sia l’influenza di interessi economici privati. È essenziale che le politiche sanitarie globali siano orientate esclusivamente a promuovere il benessere delle persone e che qualsiasi forma di influenza esterna che potrebbe compromettere questa missione sia attentamente monitorata e mitigata.

È responsabilità di tutti noi, come cittadini e consumatori informati, rimanere vigili e richiedere una maggiore trasparenza e responsabilità nell’ambito delle politiche sanitarie globali. Dobbiamo essere consapevoli dei possibili conflitti di interessi e insistere affinché le decisioni dell’OMS siano basate unicamente sulle migliori evidenze scientifiche disponibili e sugli interessi autentici della salute pubblica. Solo attraverso un approccio aperto, critico e responsabile possiamo sperare di promuovere un sistema di salute globale equo e allineato con gli obiettivi di benessere per tutti.

 

La questione riguardante la democrazia e la rappresentanza all’Assemblea Mondiale della Sanità è complessa e controversa.

Indubbiamente, sarebbe giusto e corretto che tutti i Paesi fossero adeguatamente rappresentati in questo importante organo decisionale. Tuttavia, è altrettanto vero che molti Paesi nel mondo sono governati da regimi autoritari e dittature militari, il che solleva preoccupazioni riguardo alla reale rappresentatività di tali governi.

È innegabile che l’OMS giochi un ruolo cruciale nel convocare riunioni e definire politiche sanitarie globali, ma la sua composizione e la presenza di funzionari provenienti da governi dittatoriali suscitano dubbi riguardo la trasparenza e l’equità delle decisioni prese. L’attuale Direttore Generale dell’OMS ha ricoperto in passato un ruolo di ministro in un governo dittatoriale, un aspetto che solleva interrogativi riguardo alla sua indipendenza e imparzialità.

La questione centrale è se sia adeguato e giusto per un Paese democratico cedere l’autorità sulle proprie politiche sanitarie a un’entità che coinvolge funzionari provenienti da regimi autoritari, soggetti a possibili conflitti di interesse e influenze esterne. La salute pubblica e le risposte sanitarie dovrebbero, dipendere esclusivamente dai valori e dalle priorità della propria popolazione, al fine di garantire una gestione appropriata e sensibile alle specifiche esigenze di ciascun Paese.

“Democrazia Minacciata: Il Rischio di Consegnare le Politiche Sanitarie a Valori Contrari alla Democrazia”

Sarebbe certamente un errore e un grave compromesso della democrazia concedere il controllo delle politiche sanitarie a chi abbraccia valori e ideologie completamente opposte a quelli di un sistema democratico. La protezione della sovranità e della rappresentatività delle decisioni sanitarie è un aspetto fondamentale per garantire una gestione equa, etica ed efficace delle questioni legate alla salute pubblica.

La questione riguardante la democrazia e la rappresentanza all’OMS è delicata e richiede un equilibrio attento tra l’inclusione di tutti i Paesi e la salvaguardia dei principi democratici. Dobbiamo essere critici e vigilanti riguardo alla composizione e alle decisioni prese dall’OMS, assicurandoci che siano basate sui valori universali  sulle priorità della popolazione, e non soggette a influenze esterne o interessi privati. Solo attraverso una gestione responsabile e rispettosa dei principi democratici possiamo sperare di affrontare le sfide globali della salute pubblica in modo equo e costruttivo.

“Scegliere con Cautela: Garantire Competenza e Adesione alle Linee Guida per la Salute”

Prima di affidare la propria salute ad organizzazioni o istituzioni, è essenziale assicurarsi della loro competenza e dell’aderenza a linee guida basate sulle prove di efficacia. Purtroppo, nel caso dell’OMS, la gestione della pandemia da Covid-19 ha dimostrato una perdita disastrosa di orientamento. Le politiche adottate dall’OMS hanno avuto impatti devastanti sulla salute e il benessere di molte persone, con conseguenze negative anche per altre malattie come la malaria, la tubercolosi e la malnutrizione.

In particolare, le politiche dell’OMS hanno avuto effetti negativi sulle fasce più vulnerabili della popolazione.

Le decisioni prese hanno contribuito ad aumentare il lavoro minorile e hanno facilitato il fenomeno degli abusi e delle violenze, specialmente per le ragazze costrette a matrimoni infantili. La pandemia ha inoltre causato gravi interruzioni nell’istruzione formale, privando centinaia di milioni di bambini della possibilità di imparare e crescere.

Inoltre, le politiche adottate hanno avuto impatti negativi anche sulla cura e l’assistenza agli anziani malati, che si sono trovati in una situazione di vulnerabilità senza adeguato supporto. Allo stesso tempo, le persone sane sono state costrette a restare confinate a casa, con un impatto significativo sulla loro salute mentale e sulle loro attività lavorative e sociali.

Le politiche dell’OMS hanno anche contribuito a una crescente concentrazione di ricchezza verso l’alto, con il conseguente impoverimento di massa di molte persone. Questa situazione ha ampliato le disuguaglianze e reso più difficile per le persone accedere alle risorse e ai servizi essenziali per la loro salute e il loro benessere.

“Progetto di Vaccinazione di Massa in Africa: Preoccupazioni e Sfide da Affrontare”

Un altro aspetto preoccupante riguarda il progetto di vaccinazione in massa per la popolazione africana, nonostante la metà della popolazione avesse meno di 20 anni e fosse quindi a basso rischio di complicazioni da Covid-19. Anche se lo studio dell’OMS stesso dimostrava che la maggior parte della popolazione aveva già contratto il virus, l’OMS ha continuato con un costoso programma di vaccinazione, sollevando interrogativi riguardo alle priorità e alla razionalità di tale decisione.

“Poteri Ampliati dell’OMS: Riflessioni sulla Necessità di una Valutazione Critica delle Politiche “

Ora, l’OMS sta cercando di ottenere ulteriori poteri che le consentano di ripetere simili risposte in futuro. Questo solleva dubbi riguardo all’opportunità di affidare all’organizzazione una tale autorità senza una chiara valutazione delle sue politiche e decisioni passate.

Le modifiche proposte al Regolamento Sanitario Internazionale (RSI) sollevano gravi preoccupazioni riguardo al rispetto dei diritti umani da parte dei Paesi che le adotteranno.

Queste modifiche comportano l’accettazione obbligatoria delle raccomandazioni dell’OMS, il che significa che le misure elencate nel RSI saranno imposte ai cittadini senza possibilità di scelta o partecipazione attiva.

Tra le misure incluse nel RSI ci sono la chiusura delle frontiere e il rifiuto di viaggi individuali, l’isolamento di persone “sospette”, l’obbligo di esami medici e vaccinazioni, lo screening all’uscita e l’obbligo di dimostrare di aver effettuato test sanitari. Tali misure potrebbero limitare pesantemente la libertà di movimento e la privacy delle persone, oltre a avere impatti negativi sulla loro salute e benessere.

La preoccupazione principale riguarda il fatto che queste misure verranno imposte da individui legati all’OMS, che potrebbero essere influenzati da grandi multinazionali e ricchi investitori. Questo solleva interrogativi riguardo alla trasparenza e all’indipendenza delle decisioni prese dall’OMS, poiché il coinvolgimento di interessi esterni potrebbe compromettere la protezione dei diritti umani.

 

Inoltre, il concetto di “minaccia” sanitaria non definita è vago e suscita preoccupazione riguardo alla possibilità di abusi di potere. Chi stabilisce cosa costituisca una minaccia sanitaria e quali misure debbano essere adottate per affrontarla? La mancanza di chiarezza su questo punto può aprire la porta a decisioni arbitrarie e potenzialmente dannose per la popolazione.

È fondamentale garantire che le misure adottate per affrontare emergenze sanitarie rispettino i diritti umani fondamentali, come la libertà di movimento, il diritto alla salute e la privacy. Inoltre, le decisioni riguardanti la salute pubblica dovrebbero essere basate su evidenze scientifiche solide e promuovere il benessere della popolazione, anziché essere influenzate da interessi economici o politici.

La discussione su queste modifiche al RSI dovrebbe essere aperta e inclusiva, coinvolgendo i cittadini, gli esperti di sanità pubblica e gli organismi internazionali. Solo attraverso un processo decisionale trasparente e partecipativo possiamo sperare di sviluppare politiche sanitarie globali che siano realmente efficaci e rispettose dei diritti umani di tutte le persone coinvolte

” Gestione della Pandemia da parte dell’OMS: Competenza e Impatto sul Benessere Pubblico”

La gestione della pandemia da parte dell’OMS ha sollevato seri interrogativi riguardo alla sua competenza e all’impatto delle sue politiche sulla salute pubblica e il benessere delle persone. È essenziale una revisione critica e responsabile delle azioni dell’OMS e una maggiore trasparenza nella definizione delle politiche sanitarie globali. Solo attraverso una gestione oculata e basata su evidenze scientifiche si può sperare di affrontare con successo le sfide future per la salute pubblica.

Le modifiche proposte al Regolamento Sanitario Internazionale (RSI) sollevano gravi preoccupazioni riguardo al rispetto dei diritti umani da parte dei Paesi che le adotteranno. Queste modifiche comportano l’accettazione obbligatoria delle raccomandazioni dell’OMS, il che significa che le misure elencate nel RSI saranno imposte ai cittadini senza possibilità di scelta o partecipazione attiva.

“Misure del RSI dell’OMS: Libertà di Movimento e Impatti sulla Salute e la Privacy in Bilico”

Tra le misure incluse nel RSI ci sono la chiusura delle frontiere e il rifiuto di viaggi individuali, l’isolamento di persone “sospette”, l’obbligo di esami medici e vaccinazioni, lo screening all’uscita e l’obbligo di dimostrare di aver effettuato test sanitari. Tali misure potrebbero limitare pesantemente la libertà di movimento e la privacy delle persone, oltre a poter avere impatti negativi sulla loro salute e benessere.

La preoccupazione principale riguarda il fatto che queste misure verranno imposte da individui legati all’OMS, che potrebbero essere influenzati da grandi multinazionali e ricchi investitori. Questo solleva interrogativi riguardo alla trasparenza e all’indipendenza delle decisioni prese dall’OMS, poiché il coinvolgimento di interessi esterni potrebbe compromettere la protezione dei diritti umani.

“Minaccia Sanitaria Non Definita: Un’Inquietante Prospettiva di Abusi di Potere”

Inoltre, il concetto di “minaccia” sanitaria non definita è vago e suscita preoccupazione riguardo alla possibilità di abusi di potere. Chi stabilisce cosa costituisce una minaccia sanitaria e quali misure devono essere adottate per affrontarla? La mancanza di chiarezza su questo punto può aprire la porta a decisioni arbitrarie e potenzialmente dannose per la popolazione.

È fondamentale garantire che le misure adottate per affrontare  le emergenze sanitarie rispettino i diritti umani fondamentali, come la libertà di movimento, il diritto alla salute e la privacy. Inoltre, le decisioni riguardanti la salute pubblica dovrebbero essere basate su evidenze scientifiche solide e promuovere il benessere della popolazione, anziché essere influenzate da interessi economici o politici.

La discussione su queste modifiche al RSI dovrebbe essere aperta e inclusiva, coinvolgendo i cittadini, gli esperti di sanità pubblica e gli organismi internazionali. Solo attraverso un processo decisionale trasparente e partecipativo possiamo sperare di sviluppare politiche sanitarie globali che siano realmente efficaci e rispettose dei diritti umani di tutte le persone coinvolte

La mancanza di criteri chiari riguardo al “rischio” e l’assenza della necessità di dimostrare un danno rappresentano aspetti altamente preoccupanti nel contesto della drastica rimozione dei diritti umani fondamentali.

È inaccettabile che il Direttore Generale dell’OMS possa imporre tali misure senza nemmeno consultarsi e ottenere un consenso più ampio, ignorando il principio di inclusività e democrazia nella gestione delle politiche sanitarie globali.

È ancor più inquietante il fatto che siano in corso altre iniziative per garantire che le vaccinazioni richieste non siano sottoposte ai normali test di sicurezza. La sicurezza dei cittadini dovrebbe essere una priorità assoluta in qualsiasi politica di salute pubblica, e l’OMS dovrebbe assumersi la responsabilità di garantire che qualsiasi vaccinazione o intervento sanitario sia adeguatamente testato e provato prima di essere imposto alla popolazione.

 

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“Senza Esame di Coscienza: La Devastazione delle Persone e delle Economie nell’era Covid-19”

È inaccettabile che non vi sia un esame di coscienza riguardo alla devastazione causata alle persone e alle economie da queste politiche attuate durante la pandemia di Covid-19. Le restrizioni intransigenti hanno avuto effetti negativi sulla salute mentale, sull’economia e sulla libertà delle persone in tutto il mondo. Invece di riflettere sugli impatti delle scelte passate, l’OMS e i suoi partner sembrano affrettarsi ancora di più, utilizzando focolai irrilevanti come il vaiolo delle scimmie per giustificare la loro fretta nell’attuare nuove politiche. Questo solleva gravi dubbi riguardo alla logica e alla responsabilità delle decisioni prese dall’OMS.

“Inversione di Rotta: L’Attuale Approccio e la Sfida ai Principi della Salute Comunitaria e dei Diritti Umani”

L’approccio attuale sembra essere un capovolgimento dei principi fondamentali della salute guidata dalla comunità e dei diritti umani garantiti nel secondo dopoguerra. La salute pubblica dovrebbe sempre essere guidata dal rispetto dei diritti umani, dalla trasparenza, dalla responsabilità e dalla ricerca scientifica. È fondamentale mantenere l’attenzione su queste questioni e impegnarsi per assicurare che le politiche sanitarie globali siano basate su principi etici e sulla protezione dei diritti fondamentali di tutte le persone coinvolte. Solo attraverso una gestione consapevole e rispettosa dei principi democratici possiamo sperare di costruire un futuro in cui la salute e il benessere di ogni individuo siano al centro delle decisioni globali

l sistema proposto dall’OMS sembra essere un vero e proprio buco nero di finanziamenti, destinato a perpetuarsi nel tempo. Questa nuova burocrazia sanitaria globale si discosta notevolmente da quella tradizionalmente sostenuta dall’OMS, sollevando gravi interrogativi riguardo alla sua efficienza e alla sua trasparenza.

L’organizzazione prevede di valutare la preparazione di ciascun Paese a rispondere agli eventi rari ogni due anni e richiederne eventuali correzioni.

Sebbene possa sembrare una misura necessaria per garantire la prontezza delle nazioni di fronte a potenziali emergenze sanitarie, è anche possibile che una tale burocrazia possa rivelarsi ingombrante e onerosa, generando costi eccessivi senza risultati chiari e misurabili.

Inoltre, l’idea di una sorveglianza intensiva per individuare nuove varianti del virus può sollevare preoccupazioni riguardo alla privacy e alla condivisione dei dati sanitari. Sebbene sia importante monitorare l’evoluzione del virus, è altrettanto essenziale garantire la protezione dei dati personali e il rispetto delle norme etiche nell’utilizzo di tali informazioni.

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“Distruttive Misure Burocratiche: Un Preoccupante Allarme per Società ed Economie”

C’è un ulteriore motivo di preoccupazione riguardo alle misure di distruzione della società e dell’economia che questa nuova burocrazia sembra essere disposta ad attuare. Le politiche rigorose adottate nel 2020 hanno avuto impatti devastanti sulla vita delle persone e sull’economia globale. È essenziale evitare che si ripetano politiche simili senza una chiara valutazione dei rischi e dei benefici e senza un coinvolgimento democratico nella definizione delle strategie di risposta a emergenze sanitarie.

Invece di concentrarsi esclusivamente su misure di distruzione, dovremmo puntare a politiche equilibrate che proteggano la salute pubblica senza sacrificare i diritti fondamentali delle persone e senza generare devastanti conseguenze socioeconomiche.

 

“Valutare il Sistema di Burocrazia Sanitaria Globale: Implicazioni e Conseguenze da Considerare”

È fondamentale esaminare attentamente le implicazioni e le conseguenze di un sistema di burocrazia sanitaria globale proposto dall’OMS. Dovremmo assicurarci che le decisioni siano basate su solide evidenze scientifiche, coinvolgano i rappresentanti eletti delle nazioni e rispettino i diritti umani fondamentali. Solo attraverso un approccio oculato e democratico possiamo sperare di affrontare con successo le sfide sanitarie globali, garantendo al contempo il benessere e la libertà di tutti.

Il sistema proposto dall’OMS sembra avere il potenziale di trasformare la gestione delle pandemie in una serie di “emergenze” frequenti e prolungate. Nonostante negli ultimi 100 anni si sia registrata una sola “pandemia” lieve per generazione, il nuovo sistema sembra rendere quasi inevitabile la proclamazione di emergenze sanitarie a intervalli regolari. Questa situazione potrebbe essere utilizzata come una giustificazione essenziale per mantenere costanti flussi di finanziamenti verso l’organizzazione.

La risposta alle emergenze, in base a questo sistema, sembra seguire un modello ricorrente che include blocchi e chiusure delle frontiere, seguiti da massicci programmi di test e vaccinazioni di massa. L’idea di utilizzare tali misure per “sfuggire” ai blocchi e “salvare l’economia” sembra essere una strategia che si ripeterà in modo ciclico, senza una valutazione critica dei risultati ottenuti o dei costi effettivi di queste decisioni.

“La Necessità di Contestualizzare i Dati sulla Salute”

Inoltre, l’attenzione mediatica sembra concentrarsi principalmente sulle notizie dell’ultima ora, conteggiando infezioni e disponibilità di letti d’ospedale senza fornire un contesto adeguato. Questo può portare a una percezione distorta della situazione e a una maggiore ansia pubblica, senza una comprensione chiara dei reali rischi o delle opportune misure di mitigazione.

I dipartimenti sanitari potrebbero, inoltre, utilizzare la situazione per pubblicizzare gli operatori sanitari come eroi a livello internazionale, regionale e nazionale. Sebbene sia importante riconoscere l’importanza del loro lavoro, è anche essenziale evitare un eccesso di eroicizzazione che potrebbe distorcere la percezione della realtà e portare a una valutazione distorta delle politiche sanitarie adottate.

In definitiva, la pandemia di Covid-19 sembra aver stabilito un modello che presenta rischi e implicazioni per la gestione futura delle emergenze sanitarie.

Dovremmo essere critici riguardo a questo approccio e assicurarci che le politiche sanitarie globali siano basate su dati scientifici solidi, coinvolgano i rappresentanti eletti delle nazioni e tutelino i diritti umani fondamentali. Solo attraverso un approccio equilibrato e partecipativo possiamo sperare di affrontare le sfide sanitarie globali in modo efficace e rispettoso delle persone e delle economie coinvolte.

“Sistema OMS e Incentivi: Un Approccio Perverso in Contrastro con una Democrazia Costituzionale”

In un Paese con un sistema di democrazia costituzionale ben funzionante, un sistema che si basa su incentivi così perversi come quello proposto dall’OMS non sarebbe ammesso. In una democrazia, i cittadini hanno il diritto di partecipare al processo decisionale attraverso i loro rappresentanti e le leggi sono progettate per tutelare il bene comune e garantire i diritti fondamentali di tutti.

Tuttavia, l’OMS opera al di fuori di qualsiasi giurisdizione nazionale e non risponde direttamente a nessuna popolazione specifica. Questa situazione la pone in una posizione particolare, poiché non deve affrontare direttamente gli impatti negativi delle politiche che promuove. Ciò può creare un’asimmetria di potere, poiché l’organizzazione può decidere misure che hanno conseguenze significative per le persone e le economie dei Paesi, ma non è soggetta a un controllo diretto o a un’ responsabilizzazione da parte di queste popolazioni.

“Priorità Controversa: Le Preoccupazioni sulle Influenze dei Sponsor dell’OMS sulle Politiche Sanitarie”

Questo solleva preoccupazioni riguardo alla priorità che l’OMS assegna ai suoi sponsor, come grandi multinazionali o ricchi investitori, a discapito delle reali esigenze e priorità delle popolazioni dei Paesi che dovrebbero beneficiare delle politiche sanitarie dell’organizzazione. La promozione di politiche che potrebbero influenzare negativamente la salute e il benessere delle persone in determinate nazioni, a beneficio di interessi esterni, solleva interrogativi riguardo all’indipendenza e all’eticità delle decisioni dell’OMS.

L’OMS potrebbe trovarsi in una posizione difficile, dove è costretta ad accettare finanziamenti da determinati sponsor per mantenere il suo funzionamento e pagare il suo personale. Questo potrebbe limitare la sua capacità di agire in modo indipendente e di prendere decisioni basate esclusivamente sulle evidenze scientifiche e sulle reali necessità della salute pubblica.

“Guidare le Politiche Sanitarie Globali: Etica, Evidenze Scientifiche e Rispetto dei Diritti Umani come Fondamenta”

È fondamentale esaminare attentamente come l’OMS gestisce questi aspetti e assicurarsi che le politiche sanitarie globali siano guidate da principi etici, basate sulle prove scientifiche e rispettose dei diritti umani di tutte le persone coinvolte. Solo attraverso un approccio oculato e responsabile possiamo sperare di costruire un sistema di salute pubblica che sia veramente al servizio del benessere e della sicurezza di tutta l’umanità.

È importante essere realisti riguardo alla salute globale e al ruolo dell’OMS nel contesto attuale. L’organizzazione ha subito un’evoluzione significativa rispetto a 40 anni fa, e questa trasformazione dovrebbe riflettersi nella sua strategia e nei suoi interventi.

Analizzando il carico di malattia e i principali fattori che portano alla mortalità, emergono chiaramente le malattie non trasmissibili come i grandi killer dell’umanità, al di là dell’invecchiamento.

Malattie come i tumori, le patologie cardiache, gli ictus, il diabete e altre malattie metaboliche rappresentano una parte significativa della mortalità globale. Allo stesso tempo, le malattie infettive come la tubercolosi, l’HIV/AIDS, la malaria e le conseguenze della malnutrizione infantile continuano a causare gravi impatti sulla salute e il benessere delle persone in diverse regioni del mondo.

È indubbio che le pandemie abbiano un impatto limitato sulla salute dell’umanità nel corso del secolo passato, se comparate alle malattie sopra citate. Tuttavia, nonostante queste realtà, l’OMS sembra ancora attribuire una grande enfasi al Covid-19, nonostante l’età media delle vittime sia superiore ai 75 anni. Persino la minaccia del vaiolo delle scimmie, con meno di 100 morti a livello globale, viene considerata un’emergenza internazionale. Questa enfasi potrebbe sollevare interrogativi riguardo alle priorità dell’organizzazione e alla valutazione delle reali minacce per la salute globale.

“Affrontare le Sfide con Equilibrio: L’OMS e l’Importanza delle Evidenze Scientifiche”

È fondamentale che l’OMS affronti queste sfide in modo equilibrato e basato sulle evidenze scientifiche. Mentre è importante continuare a monitorare e gestire le pandemie, dovrebbe anche concentrarsi sulle malattie non trasmissibili e le malattie infettive che colpiscono milioni di persone in tutto il mondo. Questo richiede una valutazione oculata delle priorità e una distribuzione responsabile delle risorse per affrontare le diverse sfide sanitarie globali.

Inoltre, l’OMS dovrebbe adottare un approccio collaborativo con i Paesi membri e con altre organizzazioni internazionali per affrontare le sfide della salute pubblica in modo efficace.

Solo attraverso un impegno condiviso e un lavoro sinergico possiamo sperare di migliorare la salute e il benessere di tutte le persone in tutto il mondo, affrontando sia le pandemie che le malattie croniche e le malattie infettive che rappresentano ancora una grande minaccia per l’umanità.

Dovremmo prestare molta attenzione alle modalità di finanziamento dell’OMS e alle sue proposte per affrontare le pandemie.

Questi aspetti dovrebbero suscitare seri dubbi e preoccupazioni nei Paesi democratici. Se attuate, queste proposte potrebbero rendere l’OMS inadatta a ricevere finanziamenti pubblici o a fornire consulenza sanitaria affidabile.

Il modo in cui l’OMS riceve finanziamenti da sponsor privati e aziendali può influenzare le sue priorità e i suoi interessi. La dipendenza finanziaria da tali entità potrebbe portare a un’organizzazione meno indipendente, con una maggiore inclinazione a favorire gli interessi dei finanziatori piuttosto che l’interesse pubblico globale.

Dovremmo anche prendere in considerazione i precedenti comportamenti dell’OMS.

Se ha adottato politiche o proposte che hanno avuto effetti negativi sulla salute e il benessere delle persone, dovremmo considerare con attenzione se possa essere considerata una fonte affidabile di consulenza sanitaria.

La proposta di risposta alle pandemie dell’OMS sembra essere intrinsecamente problematica. Le modalità di finanziamento e l’accento su sponsor privati e aziendali possono portare a una focalizzazione distorcita sulle necessità e gli interessi di tali entità, piuttosto che sulla salute e il benessere delle persone.

“Conflitti di Interesse e Ruolo dell’OMS: Un Dilemma per la Fornitura di Consulenza Sanitaria Globale”

Se l’OMS continuerà a seguire questa linea, potrebbe non essere adatta a ricevere finanziamenti pubblici o a svolgere un ruolo chiave nella fornitura di consulenza sanitaria. La comunità internazionale potrebbe sicuramente beneficiare di un coordinamento in campo sanitario, ma affidare questo ruolo a un’organizzazione con chiari conflitti di interesse sarebbe imprudente e potrebbe compromettere la sua effettiva capacità di proteggere la salute pubblica globale.

In conclusione, è essenziale prestare attenzione alle modalità di finanziamento dell’OMS e alle sue proposte di risposta alle pandemie. Dovremmo essere cauti nel concedere fiducia e risorse a un’organizzazione che sembra servire interessi divergenti dai nostri obiettivi comuni di salute e benessere globale. La trasparenza, l’indipendenza e l’eticità dovrebbero essere i pilastri su cui si basa qualsiasi organizzazione che opera nel campo della salute pubblica globale

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