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Gli Stati della Mente#3 - fernandagrossi.altervista.org
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Gli Stati della Mente#3

mente

mente

 

Luigi Pirandello ha detto “Ciò che conosciamo di noi è solamente una parte, e forse piccolissima, di ciò che siamo a nostra insaputa.”

 

Mentre siete seduti lì a leggere   questa citazione vi siete di sicuro resoconto che state per imparare segreti importanti di cambiamento

Il primo è che Pirandello aveva ragione, a tutti è capitato di scoprire cose inimmaginabili di loro stessi !

Siete troppo arguti per non esservi mai chiesti come mai . vero?

Bene continuate a leggere e tra poco imparerete nuovi segreti su voi stessi

Il secondo è che la nostra mente, è come un iceberg ciò che vediamo in superfice è solo una piccola parte di   ciò che esiste in profondità. 

Secondo il modello di Psych-k 

La mente conscia è ciò che abbiamo in superfice, la parte emersa. decide i nostri obbiettivi ma possiamo dire che lavora a 40 byte al secondo,
 Scendendo sotto la superficie dell’acqua troviamo la mente subconscia.

La mente subconscia. lavora a 40.000.000 di byte al secondo gestisce :

  • Le nostre credenze,
  • le cose che abbiamo imparato,
  • quello che pensiamo del mondo che ci circonda e su noi stessi

Ad esempio ” IO valgo” “IO non valgo.

Più in profondità c’è la mente super-conscia
La mente super-conscia che ha
  • potere illimitato.
  • un’infinita capacita di elaborazione

Carl Gustav Jung diceva che il superconosco

E’ il contenitore del potere “nascosto”, è un infinito serbatoio delle risorse per l’uomo, dove risiedono i tratti più elevati dell’essere umano, i nostri bisogni esistenziali, i nostri migliori sentimenti nostri talenti nascosti.

 

I messaggi e le indicazioni che ci giungono attraverso i sogni, i sentimenti di anticipazione, i presentimenti,le intuizioni,le ispirazioni tutto cioè che in persone particolarmente sensibili e consapevoli viene chiamato DONO, ci viene inviato dalla mente superconscia

 La mente superconscia, in varie religioni e discipline, viene chiamata
  •  anima, 
  • conoscenza trascendentale, 
  • coscienza spirituale, 
  • percezione mistica 
  • pura coscienza,
  • fede

La mente superconscia ci da accesso a livelli superiori di conoscenza essendo il collegamento, a seconda delle varie credenze e discipline, o con l’ Entità Suprema o con il senso e lo scopo della nostra esistenza.

Le persone di pensiero raro come voi sanno già che se per cambiare usiamo solo la mente conscia il cambiamento è lungo e difficile.

Possiamo sempre ricadere nelle vecchie abitudini, la forza di volontà richiede sforzo e fatica.

 Se attuiamo un cambiamento utilizzando la mente conscia e subconscia insieme il cambiamento sarà molto più veloce e più facile da attuare,

ma se vogliamo che il cambiamento sia duraturo; bisogna che la mente conscia subconscia e superconscia siamo integrate e lavorino insieme.

Con Psych-k possiamo integrare questi tre livelli della mente
  • definendo il nostro obbiettivo a livello conscio,
  • facendo un test muscolare a livello super-conscio sapremo se l’obiettivo è sicuro e appropriato
  • con un bilanciamento, che è lo strumento usato in Psych-k, possiamo trasformare le credenze

State iniziando a vedere come sarebbe  se il subconscio diventasse nostro alleato per raggiungere i nostri obiettivi?

Questo cambiamento con PSYCH-K verrà subito percepito a livello conscio!

Non devi cambiare ora, ma considera che il cambiamento è immediato dopo una sola sessione

.Per informazioni Clicca qui

Ma perché è importante riuscire ad ottenere uno stile di scrittura espressivo? A cosa serve sa- per scrivere? E come si può migliorare il nostro stile?
Quando scriviamo, o quando parliamo, le nostre parole non sono niente altro che la traduzione di immagini che abbiamo in testa e che vogliamo comunicare a chi ci ascolta o a chi legge i no- stri scritti: quanto più sapremo essere chiari ed espressivi, quanto più sapremo trovare le parole giuste per comunicare le immagini che abbiamo nella nostra mente o le emozioni che proviamo!
 Lewis Carroll.

“l risveglio ha implicato che la mia mente, dopo la sua temporanea assenza, tornasse a presentarsi, con me dentro, e che entrambi, la proprietà (la mente) e il proprietario (me), venissero rintracciati. Il risveglio mi ha consentito di riemergere e di esaminare i miei possedimenti mentali, la proiezione a tutto cielo di un film magico, in parte documentario e in parte fiction, altrimenti noto come «mente umana cosciente ».
Tutti noi abbiamo libero accesso alla coscienza, la quale affiora nella nostra mente con una tale generosa facilità che – senza esitazione o apprensione – noi la lasciamo spegnere ogni sera quando andiamo a letto, permettendole di tornare tutte le mattine quando suona la sveglia, per almeno 365 volte all’anno (senza contare i sonnellini). Eppure, poche cose del nostro essere sono straordinarie, fondamentali e apparentemente misteriose al pari della coscienza. Senza di essa – in altre parole, senza una mente dotata di soggettività – non avremmo alcun modo di sapere che esistiamo, e meno che mai di sapere chi siamo e che cosa pensiamo. Con ogni probabilità, se la soggettività non fosse mai affiorata – sebbene inizialmente in forme molto modeste, e in creature molto più semplici di noi -, la memoria e il ragionamento non avrebbero conosciuto lo sviluppo prodigioso cui andarono invece incontro; quanto alla via evolutiva che ha portato al linguaggio e alla raffinata versione umana della coscienza oggi in nostro possesso, non sarebbe mai stata tracciata. La creatività non sarebbe fiorita: niente musica, niente pittura, niente letteratura. L’amore non sarebbe mai stato amore, ma soltanto sesso. L’amicizia non sarebbe stata altro che mera, interessata cooperazione. Il dolore non sarebbe mai diventato sofferenza -non una cosa negativa, se ci si pensa bene -, ma sarebbe stata altro che mera, interessata cooperazione. Il dolore non sarebbe mai diventato sofferenza -non una cosa negativa, se ci si pensa bene -, ma sarebbe rimasto un vantaggio equivoco (considerando che anche il piacere non sarebbe mai diventato beatitudine). Se la soggettività non avesse fatto la sua rivoluzionaria comparsa in scena, non ci sarebbe stata conoscenza alcuna, né qualcuno a prenderne nota; di conseguenza, non vi sarebbe una storia delle gesta dei viventi nel corso delle ere, e nemmeno una cultura.”

Antonio Damasio. “Il Sé viene alla mente. La costruzione del cervello cosciente”.

 

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